Gli “ESTENSI”, da Este a Londra, passando per la Germania

E se fossero rimasti qui nella Bassa? Analisi storica, con ipotesi inverosimile, di una grande casata europea, venerata in Inghilterra e sempre presente nei giornali e TV di tutto il mondo
Fin da bambino, curiosando nei settimanali ancora in bianco e nero allora in voga, comperati da mia zia Giuliana, mi informavo sulle vicende della Regina Elisabetta, sul principe Filippo e sul mio coetaneo principe Carlo. Questa famiglia ti entrava in casa attraverso la carta stampata e, nella fantasia di bambino, immaginavo Carlo giocare come me, vuoi a calciare una palla, a rincorrere una lucertola, a sparare con la pistola ad elastici a qualche ignaro animale da cortile. Leggevo che con la sua famiglia abitava a Corte; anch’io abitavo in una corte quella delle Grompe, ma non capivo perché lui fosse seguito e sorvegliato dalla governante giorno e notte, e sempre ben vestito! E anch’io ci stavo stretto nella corte delle Grompe che con le sue regole mai scritte soffocava un po’ i miei entusiasmi e sogni di bambino. A pensarci bene ora, io ero più libero di lui nella mia solitudine di bambino in una famiglia di grandi, anche se ero anch’io sorvegliato ma a distanza!
Poi sono cresciuto e incominciavo a vedere nelle copertine finalmente a colori: Albano (e c’è ancora!), Sophia Loren, Soraya, Marilyn Monroe, Ranieri di Monaco e Grace, ed altri personaggi che si alternavano ai regnanti d’Inghilterra sulle riviste che passavano per casa. Da grande, sotto la guida del compianto Camillo Corrain, ho scoperto che gli attuali regnanti in Inghilterra hanno lontane origini Estensi! Ma, mi dissi, come hanno fatto ad arrivare al prestigioso Trono Inglese e chi erano costoro quando erano a Este mille anni fa? E mi fu spiegato che tutto incominciò da Alberto Azzo II (1009 – 1097), conte della Lunigiana, diventato marchese d’Este nel 1039, e considerato il capostipite del Casato degli Este o Estensi. Veniva dalla famiglia degli Obertenghi, signori di Milano e della Liguria orientale, ma anche principi del Sacro Romano Impero. Infatti Alberto Azzo II viene nominato marchese di Este proprio dall’Imperatore di Germania. Era inoltre conte di Genova e Tortona e aveva possedimenti nel modenese, ma anche in questa nostra terra oggi divisa tra Bassa Padovana e Alto Polesine. Notizie certe si hanno di una curtis a Merlara, dove oggi si trova villa Barbarigo, di alcune rocche forti sull’Adige, tra Masi e Badia Polesine, dette appunto Marchesane. A Este aveva costruito un castello sopra Calaone e disponeva di un grande esercito ed era proprietario di vasti e fertili terreni coltivati da contadini che, all’occorrenza, scendevano in guerra accanto al suo esercito.

Alberto Azzo II (1009 – 1097), conte della Lunigiana, diventato marchese d’Este nel 1039, e considerato il capostipite del Casato degli Este o Estensi
Verso il 1035 sposò in prime nozze Cunegonda (o Cunizza, 1020 – 1057), erede dei Guelfi di Altdorf, che portò in dote molti terreni siti in Solesino. Da questo matrimonio nacque Guelfo IV (1040 – 1101), che diventò duca di Baviera dopo essere stato adottato dallo zio materno Guelfo III di Carinzia e averne assunto il cognome dei Guelfi in via di estinzione maschile, e acquisito il potere alla morte dello zio. Trasferitasi in Baviera, questa discendenza ha dato origine a una delle famiglie più importanti della storia europea, i Guelfi, che da un ramo collaterale originò il Casato degli Hannover, salito al trono d’Inghilterra nel 1714 con Giorgio I, e ancora lo detengono con il nome di duchi di Windsor, acquisito nel 1917 (durante la Guerra) per distaccarsi dal passato germanico, accondiscendendo ai propri sudditi. Alberto Azzo II e i collaterali fecero fare notevoli opere di bonifica nel territorio di loro competenza e favorirono la nascita di monasteri, come quelli di Carceri e San Salvaro, ma in particolare quello della Vangadizza di Badia Polesine, situato in prossimità di un’importante strada di comunicazione e di trasporto di merci che è stato l’Adige. Infatti, alla morte di Cunegonda, le spoglie vennero sepolte nell’abbazia della Vangadizza di Badia, luogo in cui, più tardi, si aggiunsero quelle di Alberto Azzo II. Gli attuali regnanti in Inghilterra conoscono le loro lontane origini, e la Regina Madre pare mandasse ogni anno un mazzo di fiori ai sarcofagi degli avi, oggi situati nella piazza di accesso all’abbazia di Badia.

Le tombe con le spoglie di Azzo II e Cunegonda si trovano nella piazzetta di accesso all’Abbazia della Vangadizza a Badia Polesine
Tornando ad Alberto Azzo II, egli si risposò con Gersenda, figlia del conte del Maine, e da questo matrimonio nacquero Folco I (marchese d’Este) e Ugo (conte del Maine). Folco I (1070 – 1136), continuò il ramo italiano degli Estensi, subentrando al padre e dando il via, con i successori, alla Signoria di Ferrara, città conquistata nel 1208 da Azzo VI d’Este, signoria che estese poi i suoi poteri a Modena e Reggio Emilia, per limitarsi al solo ducato di Modena e Reggio Emilia dopo che papa Clemente VIII fece tornare Ferrara alle dirette dipendenze pontificie nel 1598. Modena divenne così sede del ducato, mentre gli Este, morto l’ultimo duca Ercole III d’Este, si imparentarono per via femminile con gli austriaci Asburgo-Lorena dando così inizio al ramo degli Asburgo-Este.

L’ultimo duca, Francesco V d’Asburgo-Este con la moglie Aldegonda di Baviera
L’ultimo duca, Francesco V d’Asburgo-Este fu deposto nel 1859 e il ducato fu annesso, nel 1860 con l’unità d’Italia, al Regno di Sardegna. Francesco V d’Asburgo-Este esiliò allora nel suo Castello del Catajo nel Veneto ancora Austriaco, ma nel 1863 si trasferì a Vienna, dopo aver sciolto il suo esercito di 3500 soldati a Cartigliano presso Bassano, e a Vienna morì nel 1875, estinguendo per linea maschile gli Asburgo-Este, che continuarono per via femminile generando anche l’Imperatore Francesco Giuseppe, il cui erede presunto dell’Impero Asburgico, Francesco Ferdinando, fu assassinato il 28 giugno 1914 a Sarajevo. Il fatto di sangue poi divenne il pretesto che diede avvio alla Prima Guerra Mondiale. Protagonisti della vecchia Europa a tutto tondo quindi!

L’erede al trono dell’impero Asburgico Francesco Ferdinando, discendente per via femminile degli Este, assassinato a Sarajevo il 28 giugno 1914
Non so se questa grande casata ha mantenuto proprietà in Italia, ma sappiamo come sono andate le cose da noi e non vorrei sembrare irrispettoso nel pensare alla vita che farebbero questi nobili se fossero rimasti qui, ma lasciatemi ipotizzare cose inverosimili! La vita a volte va irrisa e considerata con leggerezza, dal momento che ci riserva anche cose pesanti! Forse avrebbero mantenuto una proprietà sui Colli Euganei, con bosco, vigneto e agriturismo, avrebbero anche un maneggio, dato che il mio coetaneo Carlo con Camilla hanno passione dei cavalli. Elisabetta e il marito Filippo sarebbero impegnati tutto il giorno a fare “bìgoli col tòrcolo”, ad allevare animali da cortile, a seguire vigneto e cantina, ma Elisabetta sarebbe presente anche alla cassa dell’agriturismo, visto che è lei che comanda in casa! Carlo e Camilla a fare i camerieri a pranzo e cena e i fratelli di Carlo: Andrea, Edoardo e Anna in cucina a preparare galletti e braciòle; invece il principe William, che ha la passione di guidare gli elicotteri, forse condurrebbe lo scuolabus di Sant’Elena, e sua moglie Kate commessa all’Aliper di San Fidenzio. Henry, detto Harry, che sembra avere la passione per l’esercito, potresti incontrarlo a Solesino a fare il vigile e sua moglie Meghan, proveniente dal mondo del cinema e della moda, la troveresti come commessa in qualche boutique!

I reali d’Inghilterra nel loro agriturismo sui Colli Euganei
Così va da noi, e per questo non ci pensano neanche un minuto a tornare nella Bassa; nel 1917 hanno cambiato cognome per non essere confusi con i tedeschi, figuriamoci se ci tengono a rimembrare le italiche origini; stanno troppo bene dove sono, anche con la Brexit!