Il percorso proposto permettere di conoscere Chioggia attraverso le sue tre anime: quella della pesca, quella delle spiagge e quelle degli orti. Dal cuore della città dei pescatori, fatto di palazzi storici, chiese, musei, calli e rive si scende il Lungomare, centro del turismo estivo, per raggiungere gli orti dedicati al Radicchio di Chioggia Igp. Un altro filo da seguire potrebbe essere quello del commercio perché la città ha tanti “prezzi”: a volte sono quelli urlati dalle bancarelle in pietra della Pescheria altre volte, invece, sono quelli sussurrati all’orecchio durante le battute d’asta al Mercato Ittico all’Ingrosso o all’Ortomercato di Brondolo.
Il percorso offre la possibilità di seguire due itinerari:
PERCORSO 1: il percorso cittadino è di 4 km. Ideale come passeggiata
PERCORSO 2: il percorso dell’intero perimetro è di 18 km
Dall’Isola dell’Unione prendiamo la riva del Lusenzo in direzione dell’Isola di San Domenico, (possibilità di visitare la chiesa) da qui verso Ponte Vigo (bici in spalla per attraversare il ponte – vicinanza di Palazzo Grassi, Museo Zoologia Adriatica), Piazza Vigo, (Colonna El Gato) proseguiamo dritti per Fondamenta Mario Merlin per uno sguardo sulla Laguna Sud, costeggiamo Canal Lombardo e poi rientriamo su Corso del Popolo da Calle Fattorini davanti alla Torre dell’Orologio e permettere la visita ai principali siti di interesse del Centro Storico (Pescheria-Palazzo Granaio).
Lungo il Corso scendiamo fino all’altezza di via Cesare Battisti per riportarci sul Canal Lombardo, (il resto del Corso lo visiteremo nel tratto di ritorno che ci porterà fino a Calle Ponte San Giacomo). Quindi scendiamo ancora lungo il Lombardo fino ad incrociare Pizzale Perottolo e rientriamo nel Corso da via Angelo Fava in senso inverso rispetto a prima. (Indicazione per i luoghi d’interesse storico e artistico: Porta Santa Maria, Refugium Peccatorum, Cattedrale, Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo).
Sempre sul Corso risaliamo fino a Calle Ponte San Giacomo e percorriamo il ponte Translagunare, passiamo di fronte al Mercato Ittico, e raggiungiamo Campo Traghetto dove svoltiamo a sinistra per percorrere l’altra sponda del Lusenzo che offre un punto di vista suggestivo di Chioggia, anche se poco conosciuto dai turisti, in quanto mostra la simbiosi della Città con il suo elemento: l’acqua.
L’itinerario prosegue su Fondamenta Lungolaguna, sfilando dietro all’Isola del Buon Castello, fino ad arrivare alla rotatoria che porta a Forte San Felice o alla Diga, ma il percorso continua scendendo da via San Marco, attraversando Sottomarina Vecchia con i suoi murazzi, per prendere la direzione del Lungomare Adriatico che percorreremo fino ad intercettare viale Veneto e tornare verso Isola dell’Unione. Qui si chiuderebbe il primo percorso, ma proseguendo sul Lungomare Adriatico è possibile continuare la pedalata in direzione di Sottomarina.
Lungo la ciclabile del Lungomare è possibile incontrare i luoghi della balneazione estiva, gli stabilimenti, un parco giochi, molti ristoranti e tantissimi locali. E’ la parte della città più moderna, quella maggiormente legata alle tendenze che ogni anno nascono insieme alla stagione turistica e che creano un bel contrappunto con l’aura architettonica della città storica, preziosa ed antica. Il Lungomare Adriatico d’estate è un mondo di colori, un corridoio lungo e stretto che accompagna le spiagge e gli spostamenti del turista e noi lo useremo per andare oltre, per cercare altri angoli in cui riconoscere un altro volto dei tanti di Chioggia. Alla rotatoria che interseca viale Mediterraneo, siamo in prossimità del ristorante Granso Stanco, imbocchiamo via Francesco Morosini che troveremo sul lato sinistro del grande viale dopo aver percorso un centinaio di metri. Questa nuova strada la percorreremo fino a via Foscarini. Ci troviamo a costeggiare il Brenta è una zona rimasta agricola, infatti lungo il percorso incroceremo diversi orti, qualcuno anche destinato alla produzione di Radicchio di Chioggia Igp. Se la città storica è ancora il punto di partenza e di approdo per la pesca e Sottomarina è il centro del turismo balneare, allontanandoci dai due centri incontriamo la terza “anima” di Chioggia, quella appunto orticola. Carote, cipolle bianche, ingrediente indispensabile per il saor, e radicchio sono le colture più diffuse ovviamente insieme a quella della zucca, ossia la “suca baruca” che nella commedia di Goldoni dedicata alla città e motivo di aspre “baruffe” mentre nella cucina tradizionale è ingrediente indispensabile per ripieni e condimenti. Via Foscarini la percorreremo per un buon tratto, fino a raggiungere l’abitato di Brondolo dove incroceremo via Papa Giovanni XXIII e successivamente Padre Emilio Venturini. Qui un sottopasso, lo troveremo in prossimità del vecchio casello della Stazione sulla linea che porta a Chioggia, ci permetterà di attraversare la Romea in totale sicurezza per raggiungere l’Ortomercato di Chioggia, sede anche del Consorzio di tutela del Radicchio di Chioggia Igp. Qui nei periodi di commercializzazione del celebre ortaggio è possibile assistere all’asta all’orecchio, un antico modo di raggiungere un accordo sul prezzo di acquisto. Conclusa la visita riprendiamo la ciclabile che costeggia via Padre Emilio Venturini per risalire verso Sottomarina. Raggiunta la rotatoria su Viale Mediterraneo prenderemo la terza uscita per svoltare subito dopo a sinistra sulla ciclostrada Torino Venezia- Ven.to che ci porterà in riva al Lusenzo. Una volta raggiunta la banchina svolteremo a destra per proseguire in modo scorrevole sulla ciclabile, che affaccia sulla grande Laguna, incontrando piccoli moli per l’attracco delle imbarcazioni dedicate alla pesca e al diporto. Procederemo sempre costeggiando il Lusenzo fino ad incrociare il ponte Translagunare che ci permetterà di tornare all’Isola dell’Unione.
Lasciati guidare alla scoperta dell’arte, della storia e delle tradizioni attraverso i luoghi, i profumi ed i sapori dimenticati dal turismo di massa.