Rosolina e Loreo, tra dune fossili e valli. Una terra in continua trasformazione
L’itinerario qui proposto permette di conoscere da vicino l’unicità di questo territorio sospeso tra acqua e terra. Acqua, ma forse sarebbe più giusto dire acque perché quelle dei fiumi sono diverse da quelle delle valli e ancora è differente quella del mare. E terre, perché questo suolo è figlio di un miscuglio di rocce arenarie, di formazioni moreniche e di terreni alluvionali che i fiumi e i rami del grande Po nei millenni hanno depositato. Una terra per questo giovanissima, in continua trasformazione, caratterizzata da ambienti transitori, come quelli delle valli, e paesaggi “sorpassati”, come quelli delle dune fossili, che rappresentano visivamente i presupposti di una biodiversità che non ha eguali. Flora e fauna risentono dell’estrema mutevolezza dei luoghi, così è facile passare dai prati aridi e dai cespugli caratteristici della macchia mediterranea alle piante igrofile caratteristiche delle aree umide. Compagni di questa pedalata saranno sicuramente gli uccelli, il Delta del Po, infatti, è un mondo ornitologico straordinario con oltre 370 specie di uccelli censite tra: acquatici, stanziali, migratori o di passo. L’itinerario proposto permette di raggiungere uno dei punti di osservazione più interessanti del Delta, dedicati al Birdwatching. Via delle Valli infatti è attrezzata con torrette che consentono una grande visuale sugli specchi d’acqua per l’avvistamento di anatidi, trampolieri, limicoli compresi i grandi fenicotteri rosa.
Il percorso offre la possibilità di seguire tre itinerari:
PERCORSO 1: l’itinerario centrale è di 30 km
PERCORSO 2: il tracciato che passa per Loreo è di 38 km
PERCORSO 3: l’intero perimetro è di 47 km
Il percorso parte dal centro di Rosolina, precisamente da via Aldo Moro dove è possibile trovare le informazioni e la cartellonistica dedicata alla “dune fossili” e agli “orti”.
Percorriamo un buon pezzo di questa via fino ad incrociare via dei Cesari dove svolteremo a sinistra, anche di questa importante via cittadina percorreremo qualche chilometro fino ad intersecare via Po di Brondolo dove svoltiamo a destra. Ancora qualche metro e al bivio imbocchiamo via G. Marconi e successivamente via Mariangela Marangon, dove incontreremo altre informazioni sulle dune fossili e sull’antica linea di costa dell’Adriatico. Una volta percorsa questa strada cittadina troveremo un incrocio e svolteremo a destra su via Adige che lambisce Villaggio Norge. Da qui la nuova svolta è su via XXV aprile che ci permetterà di raggiungere la Sp 45 e attraversare il Po di Brondolo per dirigerci verso Loreo, il comune del Delta che più di tutti ricorda il passato veneziano di questa terra.
Percorreremo qualche centinaio di metri su questa importante arteria stradale e poi proseguiremo su via Arzeron, molto meno trafficata. Alla rotatoria procederemo dritti imboccando via XXV aprile e alla nuova rotatoria svolteremo a destra su via Roma, che ci porterà verso l’Antiquarium e il centro di Loreo.
Da qui imboccheremo via Tornova, una vecchia strada che corre parallela al Canal Naviglio, e la percorreremo fino al bivio, dove prenderemo a sinistra, per arrivare fino alla sponda dell’Adige. Lungo quest’ultimo tratto lambiremo villa Vianelli (Tornova), un'elegante dimora veneta, e la vecchia Conca di Navigazione ancora perfettamente visibile con un'antica lapide su cui sono riportati i pedaggi, in scudi, da pagare per il transito delle singole barche.
Da qui proseguiremo su via Adige, ricalcando l’andamento sinuoso del grande fiume, oltrepasseremo il grande sostegno dove Adige e Po di Brondolo si incrociano. La pedalata continua sulla sommità arginale del grande fiume per ancora qualche chilometro. Poi, ad un certo punto, la via sull’argine affiancherà la SP 65, la strada che conduce a Rosolina Mare: sarà importante tenerla d’occhio in quanto in prossimità del Rifugio Natura Delta Po Rosolina Mare dovremo scendere dall’argine, la località si chiama Portesine, attraversare la SP 65 e imboccare Via delle Valli.
Da qui in poi la nostra pedalata potrà proseguire senza più incertezze, non ci saranno più svolte da fare per diversi chilometri. Via delle Valli, infatti, è un nastro d’asfalto che emerge tra le acque della laguna, un paesaggio incantevole dove sono protagonisti gli uccelli, compresi i fenicotteri rosa, che sarà possibile avvistare anche grazie alle torrette per il birdwhatchig di recente realizzazione.
Non meno suggestivi sono i dedali di canali per la pesca o le inconfondibili abitazioni del Delta, riconoscibili dai grandi comignoli. Lungo il nostro percorso incroceremo il Porto di Moceniga, la Chiesa dell’Immacolata Concezione che sorge in prossimità di un incrocio dove svolteremo a destra. La strada in realtà proseguirebbe, ne consigliamo la percorrenza fino al Po di Levante, dove si trovano i casoni di Valle e le peschiere, e poi di tornare indietro per imboccare via Moceniga. La strada che costeggia il Po di Levante è piuttosto pericolosa per le biciclette, nella cartina è segnata con il colore rosso ed è stata inserita solo per segnalare un’altra possibile via che porta alla conclusione dell’itinerario. Scendendo da via Moceniga, arrivati all’azienda Ferro Liliano, svolteremo a sinistra per prendere una stradina bianca che conduce ad un’idrovora. L’aggireremo su un fianco fino a trovare la strada asfaltata, di servizio all’impianto, che rappresenta il continuo del nostro percorso, salvo svoltare a sinistra dopo appena qualche metro in quanto il nostro obiettivo sarà quello di riguadagnare l’argine del Po di Levante. Questo tratto arginale, infatti, e l’unico che ci consente di rimanere lontano dalle vie ad alto scorrimento, come la Romea, e di continuare a pedalare in tutta sicurezza restando a contatto con la natura acquatica di questo paesaggio. Pedaleremo fino a trovare sulla destra via Fenilone. Qui, una volta imboccata si procede dritti percorrendo la curva a 90 gradi che ci permetterà di risalire verso il centro di Rosolina. Arrivati ad una grande strada (si chiama via Fenilone, come quella che stiamo percorrendo) l’attraverseremo per imboccare via XXV aprile che ci condurrà fino al Villaggio Norge, incontrato anche all’andata. Da qui basterà fare a ritroso il percorso, inforcando in sequenza viale Adige, Via M. Marangon, via G. Marconi e Via dei Cesari per raggiungere via Aldo Moro da dove siamo partiti.
Lasciati guidare alla scoperta dell’arte, della storia e delle tradizioni attraverso i luoghi, i profumi ed i sapori dimenticati dal turismo di massa.
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