Taglio di Po, San Basilio, Isola della Donzella. Un viaggio nella storia antica del territorio
Il settimo percorso è dedicato alla storia antica del territorio. Dalle dune fossili di Grillara e Rosara fino al Centro Turistico Culturale di San Basilio, è possibile tornare ai tempi remoti di questa parte del Veneto, grazie ad importanti reperti archeologici e all’area degli scavi che sta riportando alla luce un grande complesso architettonico paleocristiano comprendente: una chiesa, il battistero a pianta ottagonale e un piccolo sepolcreto. Lungo il percorso, infatti, è possibile rendersi conto delle evoluzioni che l’area ha conosciuto fin in tempi recenti grazie alla con la bonifica, di cui rimane testimonianza nel Museo dedicato di Ca’ Vendramin. Protagonista della pedalata sarà anche il paesaggio, uno dei pochi del Veneto a conservare inalterati siti letteralmente scampati alle lancette del tempo.
Il percorso offre la possibilità di seguire tre itinerari:
PERCORSO 1: da Taglio di Po fino a Ca’ Tiepolo e ritorno, 26 km
PERCORSO 2: da Ca’ Tiepolo, Isola della Donzella e ritorno, 26 km
PERCORSO 3: l’intero tracciato è di 52 km
La nostra pedalata parte da piazza Venezia a Taglio di Po, dove si trova un’antica torre campanaria, costruita nel 1882, come a ricordarci che il protagonista dei chilometri che seguono sarà il tempo. Da qui prendiamo via Dante Alighieri che percorreremo fino ad incrociare via San Basilio, quest’ultima è un lungo rettifilo che ci porterà fuori dall’abitato in direzione Sud.
Lungo questo nastro d’asfalto, con pochissimo traffico, oltre ad attraversare un’ordinata campagna incroceremo all’altezza di Grillara e Rosara le antiche dune fossili che in epoca pre-etrusca delimitavano la linea di costa.
Proseguendo oltre arriveremo al piccolo centro di San Basilio, una delle tappe fondamentali del percorso perché oltre al Centro Turistico Culturale, e nell’area archeologica sono conservate le tracce più importanti della storia del territorio.
Dopo la visita il nostro percorso proseguirà per qualche centinaio di metri verso Sud fino a raggiungere l’argine del Po di Goro con il suo bel approdo fluviale. Qui svolteremo a sinistra e sempre costeggiando il corso del grande fiume raggiungeremo il piccolo Campanile di Rivà e sull’altra sponda del Po di Goro indovineremo il profilo del castello di Mesola. Il corso del fiume, infatti, è il confine naturale tra il Veneto e l’Emilia Romagna. Il paesaggio che ci circonda è quello della campagna del Delta, con grandi estensioni di campi e qualche vecchia casa colonica semidivorata dal tempo. Si tratta di una terra giovanissima, la cui formazione risale ad appena qualche millennio fa e la sua completa bonifica delle acque e storia recentissima come informa il Museo Regionale di Ca’ Vendramin, appunto dedicato alla bonifica, che incroceremo sempre lungo il nostro percorso sul Po di Goro.
L’alta mole della ciminiera e il complesso di fabbricati, che un tempo alloggiavano le pompe della più grande idrovora del Delta, saranno riconoscibili da lontano e quando saremo nei pressi basterà prendere la stradina che scende dall’argine per raggiungere il Museo.
Da Ca’ Vendramin proseguiremo su via Veneto e al primo incrocio svolteremo a destra sulla Strada Provinciale 38 fino alla biforcazione. Qui il nostro percorso può proseguire in due direzioni: svoltando a sinistra raggiungeremo l’argine del Po di Venezia, dal quale sarà possibile rientrare verso Taglio di Po, svoltando a destra, invece, possiamo allungare la pedalata dirigendoci verso Ca’ Tiepolo. Una volta superato il ponte che attraversa il Po della Donzella, svolteremo a destra per evitare di entrare in paese e imboccare via Borgo Molo che ci permetterà di guadagnare l’argine del Po della Donzella. Procederemo per diversi chilometri avendo l’argine sulla nostra destra e svolteremo a sinistra in corrispondenza delle indicazioni per Bonelli. Da qui parte la Sp 38 che ci condurrà, dopo qualche chilometro, ad incrociare la strada che costeggia la Sacca di Scardovari. Qui svolteremo a destra in direzione del Centro Ittico sperimentale di Bonelli, per raggiungere il Biotopo di Bonelli e successivamente l’Oasi di Ca’ Mello. Svolteremo qui per entrare in questa grande area attrezzata e approfittare dei sentieri, la visita è libera, per conoscere da vicino la bellezza di un paesaggio fatto di canneti e piante acquatiche, dove l’avifauna delle zone palustri trova un habitat ideale per riprodursi. In fondo alla grande parco troveremo un ponte che ci consentirà di raggiungere via Novembre 1957, procederemo su questa fino ad incrociare l’abitato di Ca’ Mello, superato il quale la strada diventerà via Bruno Buozzi fino a Ca’ Tiepolo. Qui, quasi in riva al Po di Venezia, incroceremo la Sp 38 che attraversa tutto il paese e ritorna al ponte sul Po della Donzella che avevamo attraversato anche all’andata. Oltrepassato il ponte svolteremo a destra per raggiungere l’argine del Po di Venezia in direzione di Taglio di Po da dove siamo partiti. Per ritornare al punto di partenza, alla vecchia Torre Campanaria, dall’argine basterà imboccare via Romea, è quasi alla fine dell’abitato, nella parte Nord, dove la strada raggiunge un incrocio con quattro strade, noi restiamo sulla principale che scende verso il centro, percorso qualche centinaio di metri svoltiamo a destra su via Roma e poi a sinistra ci troveremo davanti il largo piazzale con in fondo piazza Venezia.
Lasciati guidare alla scoperta dell’arte, della storia e delle tradizioni attraverso i luoghi, i profumi ed i sapori dimenticati dal turismo di massa.
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