Il percorso dei signori e delle cantine
Il terzo itinerario si snoda nelle terre dei Da Carrara, signori di Padova nel XIV secolo. Un tempo insediati nel poderoso castello di Carrara San Giorgio, di cui non restano che le rovine, nel 1027 la ricca famiglia dei Da Carrara finanziò la costruzione dell’Abbazia di Carrara Santo Stefano, oggi nota per essere sepolcro del potente Marsilio I. Da visitare è sicuramente il Castello del Catajo e le sue 350 stanze. Altro sito di sicuro interesse per comprendere il rapporto storico di questo territorio con l’acqua è il Museo della Navigazione Fluviale a Battaglia Terme.
Raggiunto il centro del paese, si prende a sinistra piazza San Pietro e via Roma, si supera la Chiesa di San Pietro e alla prima rotonda si prende a sinistra via Reale e, al suo termine, verso destra via Reoso che a Cartura prende il nome di via San Pietro Viminario. Raggiunta una piccola rotonda con al centro un altro capitello, si tiene la sinistra e imboccando a sinistra, poco prima di raggiungere la trafficata strada conselvana, via Bragaleo. Si percorre tutta la via, sino a un ponticello oltre il quale la strada diventa sterrata, e si prende a destra, costeggiando lo scolo d’acqua e alcuni campi, si per raggiungere il cimitero di Cartura.
Oltre il cimitero si incontra subito la Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta, nel centro di Cartura. Oltre la chiesa si svolta a sinistra e si segue la strada verso Due Carrare che in via Ponte di Riva, dopo 1,5 km circa passa di fronte all’Apicoltura Miele Più. Proseguendo si incontrerà l’antichissimo Ponte di Riva e si raggiungerà la rinomata Abbazia di Santo Stefano prima di tornare, seguendo Via Roma, al punto di partenza.
Percorrendo a sinistra l’argine del canale Battaglia si raggiunge il centro di Battaglia Terme. Qui riattraversando la statale, tramite via Chiodare e via Ortazzo si può accedere al Museo della Navigazione Fluviale. Tornati alla statale e superati la chiesa e il ponte sopra l’alto salto d’acqua che dà origine al canale Vigenzone (7,5 metri circa) si entra a sinistra nell’antica Contrada della Sega per tornare ad addentrarsi nella pianura seguendo per un tratto il corso d’acqua e poi, tramite via Palù inferiore, prendere la direzione di Pernumia. Attraversando il piazzale di un antico molino si raggiunge via Acquanera che porta in breve al centro di Pernumia. Tenendo la destra si giunge al cospetto dell’antichissima parrocchiale di S. Giustina, dove si trova anche un piccolo museo archeologico. Si percorre quindi via Maggiore di fronte alla Chiesa e in fondo si svolta a sinistra (via Fiumicello) e subito a destra in via Trinità, che si percorre per lungo tratto fino a un’ampia curva dove si imbocca a destra una stretta stradina senza nome che si incunea tra alcune case (una delle quali ha una piccola edicola sulla cancellata). La via diventa subito sterrata e si inoltra nella campagna per qualche centinaio di metri: al termine, si svolta a sinistra raggiungendo via San Fidenzio e si prosegue a destra in via Cristo I Strada, ormai al centro di San Pietro Viminario. Se non si riuscisse a trovare la stradina, non c’è problema: proseguendo per via Trinità si incontra via san Fidenzio, che è quella che si stacca a destra all’altezza di un capitello.
Per percorrere il terzo itinerario dalla Chiesa di San Giorgio a Due Carrare ci si dirige verso la piazza e si imbocca via IV Novembre a sinistra del Municipio. La si percorre per svoltare poi a sinistra in via Primo Levi ove si prende a sinistra la stradina che diventa subito ciclabile e prosegue, attraverso la campagna in direzione dei Colli Euganei, per giungere all’Azienda Vitivinicola Guolo - Vini Monticello svoltando a destra o in Via Mincana svoltando a sinistra. La ciclabile di Via Mincana si snoda verso sinistra e supera sulla destra la Cantina La Mincana-Dal Martello raggiungendo così la strada statale Battaglia. Svoltato a sinistra, dopo circa 300 m, s’incontra il ponte dello scenografico castello del Cataio e dinnanzi alla tenuta una viottola sulla sinistra che porta all’Azienda Agricola Salvan - Vigne del Pigozzo.
Lasciati guidare alla scoperta dell’arte, della storia e delle tradizioni attraverso i luoghi, i profumi ed i sapori dimenticati dal turismo di massa.
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