Chioggia è una città accogliente e vivace, di una bellezza talora abbagliante per colori, riflessi e suoni, a volte discreta e appartata, ma che comunque merita di essere scoperta al di là degli stereotipi e dei luoghi comuni. Perdersi tra le sue calli e i suoi canali permette di scoprire luoghi affascinanti ed imprevedibili, ma visitare le numerose chiese ed i suoi storici palazzi consentirà di scoprire una storia bimillenaria del tutto inaspettata.
Di Carla Sfriso, dell’Associazione La Bricola
Sono due le opportunità che l’Associazione La Bricola di Chioggia offre per visitare la città: “Chioggia effetto
notte” e “Giovedì? Ci vediamo al museo”, si tratta di due itinerari guidati, totalmente gratuiti, pensati appositamente per far conoscere i luoghi più caratteristici del centro storico, le tradizioni culturali, quelle religiose e le opere artistiche in un momento suggestivo della giornata: la notte!
Per partecipare:
Ogni martedì dalle 21.15 alle 23.00 – Partenza da piazzetta A. e D. Ballarin a Sottomarina
Visita guidata gratuita, a cura dell’Associazione La Bricola, ai musei del centro storico: museo civico, museo diocesano, pinacoteca SS. Trinità, Torre di Sant’Andrea, museo dei Padri Filippini
Ogni giovedì ore 21.15 – Ritrovo nei pressi di Piazza Stendardo a Chioggia
Per info: 041 5500783 – 041 403984 (ore pasti)
Il Corso del Popolo, per i chioggiotti la piazza, attraversa il centro storico di Chioggia da nord a sud. È il vero cuore della città. Ha una doppia entrata: dall’acqua, al molo di Vigo, dove si eleva il maestoso ponte in pietra d’Istria, vero balcone sulla laguna, e da terra attraverso la porta di Santa Maria, unica parte restante delle antiche mura medievali. Una piazza-strada maestosa e vissuta, che diviene luogo di socialità e aggregazione e che si trasforma in un grandioso ristorante durante il periodo della Sagra del Pesce. Prende origine dal cardo maximus, che insieme al decumanus costituiva la struttura del castrum romano. Luogo di animazione e socialità, dà l’impressione che ogni giorno sia festa.
Il centro storico è solcato da tre canali, dei quali il più centrale, il canal Vena, rappresenta il fulcro della vita acquea della città, mentre i due esterni, canal San Domenico e canal Lombardo, ospitano i grandi pescherecci vanto della marineria locale. Perpendicolari ai canali e parallele tra di loro, le 74 calli, insieme al Corso del Popolo costituiscono la caratteristica struttura urbana a lisca di pesce. Non si tratta di semplici vie, le calli sono anche e soprattutto luogo in cui si vive, si lavora e si gioca. Uno spazio comune che prolunga fuori casa gli spazi abitativi.
Subito dopo la maestosa cattedrale, eretta su progetto di Baldassarre Longhena.
Al suo interno si possono ammirare numerosi capolavori come il battistero (1700-1708) di A. Cattajapietra, il pulpito di B. Cavalieri e D. Negri (1677-1796) e l’altar maggiore di A. Tremignon (1671-1674).
Nella cappella a sinistra dell’altar maggiore sono conservate le reliquie dei Santi Patroni Felice e Fortunato con alle pareti pregevoli tele di scuola tiepolesca.
Nel campo vicino si innalza il Campanile Romanico ed è visibile, al di sopra della porta, un bassorilievo gotico raffigurante la cosiddetta “Madonna del Riposo”. Tale bassorilievo è così chiamato perché ricorda la sosta notturna a Chioggia di Papa Alessandro III, che riposò nella notte del 17 luglio 1177 sui suoi scalini prima di recarsi ad incontrare l’imperatore Federico Barbarossa. Ai lati del campo sono situate la chiesa di san Martino in stile tardogotico e la chiesetta dedicata ai Santi Pietro e Paolo. Il tempietto di San Martino venne costruito dagli abitanti di Sottomarina rifugiatisi a Chioggia dopo la distruzione del loro borgo ad opera dei Genovesi durante la cosiddetta guerra di Chioggia (1378-1380). Procedendo sulla destra lungo il Corso incontriamo Palazzo Poli. Una targa ricorda che per qualche anno fu la “casa di Carlo Goldoni”, padre della commedia italiana ed autore delle famose “Baruffe Chiozzotte”.
Al centro della piazza si trova la Basilica di San Giacomo, che conserva l’effigie della “La Madonna della navicella” ritrovata dopo un’apparizione della Madonna sulla riva della spiaggia di Sottomarina nel 1508. Numerose ‘tolele’, ed ex voto testimoniano la radicata religiosità popolare e la devozione a questa apparizione mariana. Tra le opere più notevoli il vastissimo affresco del soffitto di 223 mq, opera settecentesca del pittore locale Antonio Marinetti detto il Chiozzotto, allievo di Giovanni Battista Piazzetta. Procedendo incontriamo la Piazzetta XX Settembre, in cui si affaccia la chiesa della Santissima Trinità, realizzata nella forma attuale nel 1705 da Andrea Tirali, con pianta a croce greca. Nell’attiguo oratorio dei Battuti, detti i ‘Rossi’ per il colore del saio penitenziale, uno dei più importanti cicli pittorici del manierismo veneto con tele di Paolo Piazza, Palma il Giovane, Andrea Vicentino, Alvise Banfatto. Nella piazzetta notevole è anche lo Stendardo, il pennone portabandiera sostenuto da tre prigionieri, opera del Zemignani (1713).
Conclude la passeggiata lungo il Corso la stupenda visuale sulla laguna che offre Piazzetta Vigo, dove si erge dal 1786 la colonna con il Leone Marciano (chiamato con ironia da chioggiotti e veneziani “el gato”) per le sue fattezze non proprio imponenti. E il maestoso ponte di Vigo che rappresenta il balcone della città sulla laguna costruito in muratura nel 1685 sotto il podestà Morosini ed abbellito nel 1762 con marmi d’Istria. Per completare il nostro percorso è necessario spostarsi lungo le fondamenta del Canal Vena, dove si possono ammirare alcuni tra i più importanti palazzi cittadini tra cui Palazzo Grassi, ora sede universitaria e Palazzo Mascheroni Lisatti.
Lasciati guidare alla scoperta dell’arte, della storia e delle tradizioni attraverso i luoghi, i profumi ed i sapori dimenticati dal turismo di massa.
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