L’extravergine Veneto DOP: tre distinte aree di produzione ma la stessa qualità

La tutela del marchio è affidata al Consorzio mentre dei rapporti con il consumatore finale se ne occupa Aipo, l’Associzione Interregionale Produttori Olivicoli
L’olivicoltura nel Veneto è il frutto di un’eredità millenaria, che ci dona oli di altissima qualità, forse proveniente da quei Plafagoni, o Eneti, che, guidati dal leggendario Antenore, condottiero in fuga da Troia, salirono l’Adriatico, superarono la laguna di Venezia e fondarono la città Padova. In questa storia c’è molto del mito di Omero, di Virgilio e del padovano Tito Livio, però due cose sono certe: nel Veneto già nell’età del bronzo vi erano presenze di olivi e che la Comunità Europea, con Regolamento 2036, del 2001, riconobbe all’Olio extra vergine d’oliva Veneto la Denominazione di Origine Protetta, con tre sottozone, “Veneto Valpolicella DOP”, “Veneto Euganei e Berici DOP” e “Veneto del Grappa DOP”, diverse nei terreni, nel clima e nelle cultivar. Abbiamo così l’olio extra vergine d’oliva Veneto Valpolicella DOP con le varietà d’olivo Grignano e Favarol per almeno il 50% degli olivi presenti negli oliveti; il Veneto Euganei e Berici DOP con il Leccino e la Rasara per almeno il 50%; il Veneto del Grappa DOP con il Frantoio e il Leccino, minimo 50%.
L’area di produzione della Dop Veneto si estende su una superficie di circa 5.000 ettari, la trasformazione si impernia sul lavoro di 55 frantoi e coinvolge oltre 7.000 produttori
Differenze anche nei profumi e nei sapori degli oli, che però li caratterizzano e li specificano territorialmente, come le sensazioni di agrume e di muschio per l’olio Veneto Valpolicella DOP; un sapore armonico di piccanti e amari per l’olio Veneto Euganei e Berici DOP; una piacevole spigolosità e intensità di fruttati per l’olio Veneto del Grappa DOP. Nella composizione chimica l’Olio extra vergine d’oliva Veneto DOP primeggia per gli elevati contenuti di acido oleico, che fa tanto bene al nostro apparato circolatorio. Per volontà dei produttori è sorto il Consorzio di tutela dell’Olio extra vergine di oliva Veneto DOP, organismo che promoziona l’olio e vigila sulla corretta osservanza del disciplinare di produzione, garantisce il rispetto dei parametri chimici e delle caratteristiche organolettiche. Altra importante istituzione per le imprese olivicole e per i frantoi del Veneto (circa 5.000 ettari a oliveto, 55 frantoi, oltre 7.000 olivicoltori) è l’AIPO, Associazione interregionale produttori olivicoli, che fornisce ai propri associati assistenza agronomica e fitosanitaria, esegue analisi chimiche e organolettiche degli oli, ha un panel d’assaggio riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole agroalimentari e turistiche, svolge attività didattica, promuove e valorizza oli e territori. L’AIPO, poi, si è affermata come strumento di sicuro collegamento per il consumatore.
L’extravergine Veneto Valpolicella
L’area di produzione dell’extravergine di oliva veneto Valpolicella Dop interessa la destra Adige. Una terra già famosa per il Recioto e l’Amarone e che grazie a particolari caratteristiche pedoclimatiche, date da terreni collinari costituiti da marne e calcari e temperature mediterranee, è perfetta anche per l’olivo. La Valpolicella, infatti, si trova a Nord di Verona, confina con il Lago di Garda. Si tratta di un territorio morfoligicamente vario, che orograficamente si presenta come un ventaglio di valli, protette a Nord dai Monti Lessini, dentro al quale ricadono paesi e comuni come Brentino, S.Ambrogio di Valpolicella, Grezzane, Mezzane di Sotto e Montechia che rappresentano la patria delle due cultivar che danno vita e sostanza all’extravergine: il Grignano e il Favarol. Si tratta delle due specie autoctone, piante robuste e rustiche che ben si adattanoal clima del Nord Italia. Nella lavorazione tuttavia è al Grignano che i produttori usano maggiori cautele, in quanto le olive devono essere portare alla molitura subito dopo la raccolta al fine di essere certi di poter ottenere un olio extravergine di prim’ordine.
I valori sensoriali dell’Extravergine veneto Valpolicella Dop
Nella composizione di questo extravergine devono rientrare, in una proporzione almeno del 50%, le varietà Grignano o Favarol, e può essere completato con l’apporto di altre cultivar come: Leccino, Casaliva, Frantoio, Maurino, Pendolino, Leccio del Corno, Trep o Drop. Le leggere differenze sensoriali che qualificano e distinguono gli extravergine dei diversi produttori, che appartengono alla DOP, dipendono proprio dal mix con le altre varietà. Tuttavia l’Extravergine veneto Valpolicella Dop si qualifica per il colore giallo con lieve tonalità di verde per gli oli freschi, odore fruttato leggero e sapore fruttato con leggera sensazione di amaro e retrogusto muschiato.
Un Extravergine che dà il meglio di se in cucina
Se l’extravergine di oliva veneto Valpolicella Dop viene Usato a crudo ne serve una piccola quantità, ne basta “un filo” per conferire gusto ai cibi ed esaltarne il sapore. Per questo trova perfetto abbinamento con le insalate e le verdure di stagione, con le carni, con il pesce e va detto che è un olio che sopporta bene la cottura ad alta temperatura e quindi è ottimo anche per friggere.
Salute e Benessere
Grazie alla sua composizione chimica ricca di acido oleico è una vera e propria medicina contro l’insorgenza di malattie cardiovascolari, in quanto i grassi insaturi sono quelli meglio digeribili. Inoltre la sua azione emulsionante sulle mucose è indicata nella cura delle gastroenteriti, mentre la sua azione sulle cellule nervose e del cervello rallenta il processo di invecchiamento della pelle.