La piccola Cinciallegra, un campione di opportunismo

Molto diffusa nelle nostre campagne è uno degli uccelli che meglio si sono adattati all’ambiente creato dall’uomo. Soprattutto per la nidificazione sa far suo ogni spazio a disposizione
La primavera è arrivata e gli uccelli si apprestano alla nidificazione. Uno dei più eclettici nella scelta e costruzione del nido è la Cinciallegra, passeriforme abbastanza facile da riconoscere e che si osserva facilmente, vista la sua ubiquitarietà e la sua adattabilità a luoghi pesantemente trasformati e plasmati dalla mano dell’uomo, come i centri cittadini, dove frequenta giardini e viali alberati. La Cinciallegra è la più grande cincia in Europa, con una lunghezza di circa 15 cm e un’apertura alare di 22-25 cm per un peso che di solito non supera i 20 grammi. Presenta un piumaggio verdastro sul dorso, con coda e ali grigio-bluastre mentre il capo e la gola sono di colore nero lucido, con guance bianche. Il petto giallo è attraversato da una stria nera dalla gola all’addome, simile a una cravatta e che permette di riconoscere i sessi visto che nei maschi appare molto più pronunciata. Insetti, larve e ragni sono il suo cibo preferito ed è uno dei pochi predatori del temibile bruco della Processionaria, un lepidottero defogliante che periodicamente infesta i boschi. Non disdegna semi, frutta e bacche che viene sminuzzato con il becco, tenendolo fermo con le zampe e accetta volentieri il cibo offerto dall’uomo nelle mangiatoie invernali. Con il suo becco, può rompere noci e semi di girasole per estrarne l’interno ed è noto il suo comportamento nel rubare nei negozi di alimentari alcuni piccoli frutti e di utilizzare degli “strumenti” per estrarre le larve di corteccia, mentre in Gran Bretagna è stata osservata beccare il foglio di stagnola che chiude le bottiglie di latte lasciate fuori dalle porte e mangiare la panna in superficie.
Ha anche un lato ‘oscuro’ mostrando abitudini aggressive e predatorie del tutto particolari, soprattutto quando le fonti di alimentazione sono precarie o quando deve trovare un sito di nidificazione arrivando ad attaccare, uccidere e mangiare piccoli passeriformi o piccoli mammiferi. Sono noti in letteratura scientifica casi in cui le cinciallegre hanno attaccato pipistrelli in letargo nelle grotte e uccelli catturati nelle trappole, nelle reti o nelle gabbie. Howard Saunders, noto ornitologo inglese, nel 1899 scrisse che “gli uccelli vengono attaccati dalla Cincia che poi apre il cranio con il becco per mangiare il loro cervello.” Le pressioni ecologiche, come le condizioni meteorologiche avverse combinate con l’opportunismo può portare agli animali ad avere un comportamento sorprendente ma naturalmente questo non vuol dire che la Cinciallegra è un uccellino “malvagio” o “cattivo”. I suoi comportamenti sorprendenti e poco conosciuti sono solo un altro modo per assicurare la sopravvivenza della specie, soprattutto in inverno quando il clima rende difficile trovare il cibo abituale o integrarlo con proteine animali.
Nidifica nelle cavità protette degli alberi, dei muri costruendo all’interno il nido con muschi, peli e piume. Depone le uova, normalmente 8-15, tra aprile e maggio: lisce, bianche con piccole macchie rosso scuro, sono covate dalla femmina per circa 15 giorni. I pulcini, bianchi alla nascita e poi dai colori più tenui rispetto agli adulti, vengono accuditi da entrambi i genitori per circa 20-30 giorni dalla schiusa e poi seguiti per i primi tempi dopo l’involo. Frequenti sono le seconde covate, nuove o sostitutive, se il clima e le disponibilità alimentari lo permettono. Detta in dialetto parussoea, sperinsoea o serpignola, nidifica facilmente nelle cassette nido artificiali, spesso scacciando altre specie che avessero già occupato questo ambito sito. Sono noti poi casi stranissimi di localizzazione di nidi come all’interno delle cassette della posta, in tubi anche verticali con l’interno cavo accessibile, su trattori o bulldozer anche usati per il lavoro, in serbatoi di auto abbandonate in cui il tappo mancava, in vani di contatori di luce e gas con almeno un piccolo foro dove poter entrare, riuscendo quasi sempre a portare al successo la riproduzione: una strategia in cui la rapidità nell’adattarsi e sfruttare le risorse a disposizione permette alla Cinciallegra di affermarsi come specie vincente.