Un Natale di “normalità” al Presepio Artistico di Segusino

Nel piccolo borgo trevigiano l’ambientazione locale e contemporanea della Natività intende trasmettere il messaggio che Gesù è nato qui, tra noi e per noi … non molto tempo fa
Il calmo e quieto vivere di un tranquillo paesino della pedemontana veneta in stile anni Venti, Quaranta e Cinquanta, dove i protagonisti sono tutti impegnati a fare cose quotidiane. Senza scalpore ma, nelle difficoltà che pure affliggevano l’epoca e una povertà ancora dilagante, senza neppure troppe ansie.
In un androne tra le contrade, nella perfetta “normalità”, nasce il Bambino…

I personaggi sono veri ritratti di persone realmente esistite: il medico, il prete, realizzati a volte in collaborazione con veri artisti come Mauro Marcato
“Normalità – spiega Carlo Stramare, presidente dell’Associazione Amici del Presepio di Segusino è la parola che dà il titolo all’edizione 2022 del Presepio artistico di Segusino, uno dei più originali presepi del Veneto, uscito dagli spazi della chiesa parrocchiale negli anni Ottanta per iniziativa di alcuni amici e del parroco di allora, don Odilio Longhin: oggi è ospitato nell’ex casa del cappellano. “Normalità è quello che noi, Amici del Presepio di Segusino, nel nostro piccolo vogliamo e speriamo di trasmettere; attraverso un presepio che quest’anno vogliamo definire ‘normale’, nonostante la sua spettacolarità scenica di sempre e alcune nuove scene riflesse. Un Presepio che volutamente non tratta nessun tema in particolare, come eravamo abituati a fare gli anni scorsi, nemmeno nessuna statua nuova, ma si limita, per così dire, a cercare di trasmettere una sensazione di normalità, tanto sperata e cercata negli ultimi due anni”.
Scene che ogni anno cambiano: l’ombra di vino al bar, la polenta sulla stufa, la legna, anziani donne e bambini
Sarà normale ad esempio, e finalmente, la modalità di visita: niente green pass, niente distanziamenti. I circa ventimila visitatori che ogni anno, nel periodo natalizio, raggiungono il piccolo comune trevigiano per non perdere questo originale capolavoro, possono stare tranquilli. Troveranno il Bambino, Maria e Giuseppe, animali e pastori, che occupano un’intera scena, e le consuete ricostruzioni dettagliate, muri piazze e palazzi, e persino i volti, della Segusino com’era una volta, della vita degli abitanti, delle loro occupazioni quotidiane. Si entra nelle case, nelle piazze del centro comunale o delle contrade, si vedono scene che ogni anno cambiano: l’ombra di vino al bar, la polenta sulla stufa, la legna, anziani donne e bambini. Con una cura nei dettagli che sbalordisce, incuriosisce, commuove. “L’ambientazione, strettamente locale, non è casuale, intende trasmettere il messaggio che Gesù è nato qui, tra di noi e per noi… non molto tempo fa”.
Realizzato da appassionati volontari, il Presepio artistico di Segusino occupa circa 100 metri quadri e si articola in più scene: la struttura rimane sempre la stessa ma il contenuto di metà delle scene varia ogni anno, di norma in omaggio a un tema – il profugato durante la Grande guerra o l’emigrazione, per citarne alcuni – che ha riguardato la storia del paese. Anche i personaggi sono veri ritratti di persone realmente esistite – il medico, il prete… – realizzati a volte in collaborazione con veri artisti come Mauro Marcato. “Non volti anonimi – continua Stramare – ma persone del luogo o della storia del luogo”.
Anche per il 2022 non mancheranno le scene nuove, ma il tema è, appunto, la vita normale, la vita serena. E serenità è quella che pervade chi si reca a visitare questa stanza che riporta indietro nel tempo, a quello che fu di nonni e bisnonni, e che non è poi così lontano. Senza intento nostalgico: le difficoltà, il freddo pungente, la vita grama, traspare e nessuno le rivorrebbe. Ma è bene ricordarle, farne tesoro, perché forse hanno qualcosa ancora da insegnare ai pronipoti che siamo noi, oggi, alle prese con nuove povertà, false ricchezze, una socialità e un senso di comunità che sembra evaporato come la neve di quei monti al sole primaverile.
Il presepio occupa circa 100 metri quadri e si articola in più scene, metà delle quali variano ogni anno su un tema
Il Presepio artistico di Segusino è però di più, un notevole esempio di iniziativa “sposata” dalla comunità – parrocchia, Pro Loco, Comune, semplici cittadini – e che ha innestato buone pratiche e un diverso modo di guardare al proprio territorio: tutte le contrade del paese, sparse lungo le pendici del monte Cesen, allestiscono presepi “pubblici”, piccoli e grandi, e così fanno numerosi cittadini, tanto che si può andare “Alla Scoperta dei Presepi e dei Borghi di Segusino” attraverso le borgate del paese (Riva Secca, Riva Grassa, Stramare e Milies). Esiste anche un ricco calendario di iniziative collegate, e in questo modo si scoprono luoghi incantevoli che un turista ritrova durante le stagioni più calde, dove potrà tornare a soggiornare. Non mancano i prodotti tipici come i formaggi delle malghe della zona, lo “S’cech” e i salumi ad esempio, e gli itinerari promossi dal Comune e dall’attiva Pro Loco.
Il Presepio Artistico di Segusino sarà aperto dalla notte di Natale fino a domenica 5 febbraio 2023 (festivi 9:00-12:00 e 14:00-19:00, prefestivi e feriali fino al 6 gennaio 14:30-19:00, feriali dopo il 6 gennaio 15:00-18:00). Tutte le info e il programma degli eventi si trovano sul sito www.presepiosegusino.it o sulle pagine social del presepio. C’è anche un canale YouTube con le immagini dei presepi passati.