AZIENDA MARTINI DI ZOVON DI VO’, UNA REALTÀ POLIVALENTE PER UN’OFFERTA DI SAPORI AUTENTICI

PRODUZIONE DI VINI E OLIO EXTRAVERGINE, CURA DELLE PIANTE FRUTTIFERE E ORNAMENTALI E ANGOLO DEGUSTAZIONE DELLE BONTÀ
LA STORIA
Domenico Martini acquistò il suo primo pezzo di campagna a Zovon di Vo’, sui Colli Euganei, dalla famiglia Mauri, convinto di farla sua e iniziare su di essa una nuova storia. Invece quel nome arcignamente è rimasto legato alla terra e fu la terra a dare l’appellativo al nuovo proprietario e ad estendersi alle generazioni successive passando al figlio Ampelio al nipote Lorenzo e oggi ai
bisnipoti Mattia e Giorgio. Mauri è il soprannome dei Martini che continuano a lavorare quella terra. Altrove un fatto del genere lo definirebbero “resilienza”, ossia una sorta di memoria elastica e resistente, ma sulle alture padovane è una caratteristica proprio della terra, dotata di una voce talmente potente da riuscire, lei, a dare un nome alle cose che ci crescono sopra.
VINI
La famiglia Martini lo capì immediatamente e a fianco della loro storia, oggi condotta da Mattia e Giorgio insieme al supporto artistico delle sorelle Laura e Claudia e alla madre Carla, portano avanti anche quel nome sulle etichette dei loro vini. “Mauri Bianco” e “Mauri Rosso” sono le bottiglie ammiraglie dell’azienda – la prima un Chardonnay bianco fermo e la seconda un taglio bordolese di Cabernet e Merlot – alle quali si accompagnano i vini autoctoni come il Fior d’Arancio Spumante Docg, il Serprino e l’immancabile Prosecco veneto.
LA TERRA
Vini dalla natura schietta e genuina il cui vigore arriva direttamente dagli assolati declivi del Monte Madonna e di Rovolon dove condividono i filari con i seicento ulivi che affacciano sulla sottostante Pianura, da dove, nelle giornate limpide, si intravedono le forme aguzze degli Appennini. Perché di questa terra i Martini hanno compreso anche il grande valore minerale e pedoclimatico decidendo di condurre un’agricoltura amica della Natura, intervenendo con i trattamenti solo quando strettamente necessario con una competenza che arriva da un altro ramo dell’azienda, specializzata nella protezione delle piante. La differenza semmai arriva proprio dall’escursione termica tra il piano e le alture e dall’esposizione alla luce del sole, che non conosce ombre da mattina a sera, ad evitare ristagni e malattie e a fissare quei profumi intensi che poi si riscontrano nei prodotti finali.
IL FRANTOIO
Merito anche di una tradizione frantoiana che la famiglia esercita ormai da diversi anni, dotandosi di moderni macchinari per la spremitura a freddo, e accompagnando le operazioni di estrazione
con mille attenzioni. Le basse quantità lavorate, infatti, permettono un’attenta selezione delle olive e procedure ancora autenticamente artigianali e per questo scrupolose anche del dettaglio. La cinquantina di produttori che ogni anno scelgono il Frantoio Martini per trasformare le loro olive conoscono il valore aggiunto di questa cura ed è riscontrabile anche nell’Extravergine prodotto in azienda.
L’EXTRAVERGINE
Si tratta di un blend ottenuto da cultivar autoctone, come Rasara; Frantoio; Leccino e Grignano che si distingue per il suo colore verde oro e il sapore di media intensità: perfetto per esaltare le pietanze. Ne basta un “filo” per dare tanto gusto anche ai piatti più semplici. Le bottiglie di piccolo formato e di vetro scuro, con trattamento protettivo ai raggi UV che ne causerebbero l’ossidazione, garantiscono una lunga conservazione dell’extravergine. Vengono proposti formati:
– ½ litro
– 750 ml
– latte da 3 e 5 litri
L’OSPITALITÀ
E con l’arrivo della bella stagione la degustazione sarà possibile grazie allo spazio dedicato “Un poco… de bon” , una bella terrazza dove oltre all’extravergine e ai vini di produzione propria sarà possibile fare merenda con i prodotti del territorio: salumi, formaggi e pane nel segno della più autentica ospitalità contadina.