Giuseppe Gasparetto Stori, arrivata la pensione per l’uomo della bonifica

L’Ingegnere del Consorzio di bonifica Adige Euganeo ha preso congedo dal lavoro dopo 34 anni si servizio. Con lui si interrompe la presenza dei Gasparetto che durava da quattro generazioni
“In 34 anni di servizio per il Consorzio ho ideato e promosso la realizzazione di innumerevoli opere idrauliche di bonifica ed irrigue. Ma quelle delle quali vado più fiero sono sicuramente quelle che riguardano il disinquinamento della laguna di Venezia. Erano gli anni ’90 e si trattava delle prime innovative opere idraulico-ambientali, le più grandi realizzate in Italia dai Consorzi per la fitodepurazione, la sicurezza idraulica e come riserva irrigua. L’Oasi Ca’ di Mezzo, nota in Italia ed all’estero, è nata proprio in quegli anni”.
I ricordi personali di Giuseppe Gasparetto Stori, che lo scorso 31 dicembre ha lasciato il suo posto al Consorzio di Bonifica Adige Euganeo per godersi la pensione, costituiscono un termine per la riflessione su quanto sia cambiato il territorio negli ultimi anni e quanto lo sia anche il ruolo dei Consorzi di bonifica.
“Nel 1987 sono arrivato al Consorzio di Bonifica Adige Bacchiglione di Padova, dopo altre esperienze svolte nel mondo della scuola e della libera professione, a quel tempo l’imperativo degli enti era quello di smaltire le acque delle precipitazioni nel più breve tempo possibile, oggi invece il compito è quello di governare ‘l’acqua’. Il clima degli ultimi anni ci ha abituati a lunghi periodi siccitosi e a precipitazioni torrentizie, c’è poi il problema della risalita del cuneo salino nei fiumi, dei PFAS, della subsidenza delle torbe, un bisogno crescente di impianti legati all’irrigazione: sicché è diventato fondamentale adattare le strutture a queste nuove circostanze. Ma non sono gli unici cambiamenti ai quali ho assistito lungo la mia carriera: anche le persone sono cambiate. Dopo gli anni della cementificazione selvaggia l’ambiente gode di un rispetto maggiore, anche da parte dei cittadini ed amministratori locali. Sono cambiati gli stessi ‘uomini del Consorzio’, negli uffici ci sono persone molto più preparate di ieri. L’Ente è in ottime mani”.
Un commiato che comunque non è così facile come sembra, anche perché con il congedo dell’Ingegnere è una lunga dinastia di Gasparetto ad interrompersi nella storia del Consorzio.
“Rappresento la quarta generazione: dopo il bisnonno, il nonno, il papà e uno zio, la storia è destinata ad interrompersi. Spero che qualche nipote possa continuare questa tradizione. Io ho sempre considerato un privilegio lavorare in un’istituzione così antica. Si pensi che i consorzi hanno circa 500 anni e sono stati gli Amministratori e le persone passate dagli uffici degli enti omologhi agli attuali consorzi a modificare il paesaggio, a renderlo sicuro, fertile, vivibile. Sono passati i veneziani, i francesi, gli austriaci, il regno d’Italia ma i consorzi di bonifica non sono mai stati smantellati, segno dell’importanza che ricoprono nella gestione del territorio. E questa storia l’ho sempre avuta davanti agli occhi durante i miei anni di lavoro”.
Una storia che è importante considerare anche per immaginare il futuro del Consorzio di bonifica Adige Euganeo.
“Il continuo aggiornamento è fondamentale. Il domani non si affronta solo con l’idraulica. I consorzi di bonifica lungo tutti i secoli della loro storia hanno dato risposta a tutti i cambiamenti climatici e sociali e così sarà per il futuro. Il consorzio ha una responsabilità ed un potenziale immenso, anche in termini divulgativi e didattici per le scuole per accompagnare le nuove generazioni nel loro rapporto con l’ambiente in cui vivono. Il Consorzio di Bonifica Adige Euganeo continuerà ad occuparsi di tutti quegli argomenti che sono pertinenti al vivere nella propria terra”.
Nella foto in alto: L’ingegnere Giuseppe Gasparetto Stori. Dal 1987 è stato dipendente del Consorzio di Bonifica Adige Bacchiglione di Padova, prima in qualità di Capo Ufficio Esercizio e Manutenzione, successivamente dal 1991 come direttore tecnico dello stesso Consorzio e dal 1995 al 2010 direttore generale. Dopo la fusione del consorzio nell’attuale Adige Euganeo ha svolto la funzione di dirigente d’area tecnica del nuovo consorzio.