Facciamo in modo che l’epidemia della stupidità non si espanda…

Per noi che ogni giorno solchiamo in lungo e in largo questo nostro territorio, per conoscerlo da vicino e crearne un racconto, corre l’obbligo di una riflessione su quanto sta accadendo in questi giorni. Il “corona virus” che fino a due giorni fa era qualcosa di confinato in un metropoli di undici milioni di abitanti in Asia, è diventato una questione domestica che ci riguarda da vicino, più di quanto potessimo immaginare. Ognuno di noi è stato investito da una realtà nuova, alla quale, per forza di cose, non era preparato e non lo sarà nemmeno nei prossimi giorni. Perché si tratta di un problema maledettamente complicato al quale sarà opportuno approcciarsi seguendo le dovute informazioni. Dovremo stare attenti a dove andremo, come dicono i medici, per evitare il contagio o per evitare di estenderlo, ma a nostro avviso dovremmo stare attenti anche a cosa diciamo in proposito. Perché la cronaca che distribuiamo attorno a noi contribuisce a creare l’idea comune di ciò che ci circonda. E’ un precetto che riguarda noi, certo, come media, ma ormai anche ognuno di voi perché, attraverso i social, tutti concorriamo nel creare l’informazione, il suo clima, il suo impatto su chi legge. E sono bastate poche ore per vedere allargarsi una vera e propria epidemia di facili commenti, di paure, di insensate “dietrologie”, di cospirazioni. Sillogismi strampalati tra immigrazione e Coronavirus, propaganda di bassa politica … perfino un encomio alla Russia perché ad ora da Mosca non è arrivata alcuna notizia di contagio. Come se invece sapessimo dei morti che la Russia ha fatto in Cecenia o di altre iniziative di cui è stato protagonista il Cremlino. E’ c’è da scommetterci che tra qualche giorno arriveranno anche i rimedi, cure altrettanto inverosimili oppure cure già esistenti che il “sistema” tiene dovutamente nascoste, ovviamente per strani giochi di potere e cinismo economico. Insomma, lasciamo perdere. Dividiamo ciò che odora di propaganda e si strumentalizzazione da ciò che veramente ci riguarda. Chiediamoci quante informazioni, e da quali fonti, dovremmo ricevere ogni giorno per essere davvero informarti. Evitiamo di farci portatori ingenui di messaggi farlocchi. Partiamo dal fatto che non ne sappiamo niente, che nessuno ne sa niente e che la strada verso la conoscenza di questo nuovo problema verrà costruita giorno dopo giorno, da tutti, anche e soprattutto evitando che ad espandersi sia il virus dell’insensata stupidità…