Nel regno del Principe Rosso, Una terra tra mare e grandi fiumi
Questo itinerario raggiunge una piccola appendice del territorio di Chioggia racchiuso tra le foci del Brenta e dell’Adige e tagliato trasversalmente dal Canal di Valle. Quindi, a tutti gli effetti un’isola, che solo recentemente ha conosciuto una vocazione turistica e che da sempre ha rappresentato la dispensa della Città in quanto destinata alla produzione di orticole e alla caccia. Proprio qui, quasi cento anni fa, è iniziata la storia del Radicchio di Chioggia Igp, una delle immagini alimentari più importanti per Chioggia e del suo territorio. Anche per questo l’area ha mantenuto una fisionomia rurale che permette il contatto con la natura e la tranquillità. Le lunghe strade di campagna e le sommità arginali dei fiumi offrono la visione di paesaggi dove la flora e la fauna caratterizzano un ambiente rimasto per larghi tratti quello naturale, come nel caso della Riserva Naturale Integrale di Bosco Nordio, ossia quanto rimane dell’antica ed estesa selva che mille anni fa costeggiava la linea di costa fino a Ravenna.
Come punto di partenza di questo percorso usiamo il Camping Smeraldo che si trova al termine di via Lungo Brenta, quasi alle foci del fiume. Da qui prendiamo la stradina sterrata che si dirige a sud verso l’abitato di Isola Verde. Superato lo stabilimento balneare Albachiara Beach e Isola del Bacucco troveremo sulla destra un incrocio ma lo supereremo per svoltare a quello successivo che troveremo sulla sinistra. La nuova strada ci condurrà ad incrociare Viale delle Nazioni Unite, la piccola arteria che attraversa il centro di Isola Verde. La imboccheremo svoltando a destra, lasciandoci sfilare sulla sinistra le spiagge e gli stabilimenti balneari che caratterizzano la piccola frazione di Chioggia. Giunti in prossimità di Isamar Holiday Village anziché svoltare a destra, per continuare su viale della Nazioni Unite, svoltiamo a sinistra e poi dritti per dirigerci verso via Lungo Adige. La stradina sterrata ci condurrà fino alle foci del grande fiume per poter godere di un panorama suggestivo, creato dall’incontro dell’acqua dolce con quelle salata del mare.
Il nostro percorso continua risalendo la corrente sempre in riva all’Adige per circa undici chilometri fino a raggiungere la località Punta Busiola dove incontreremo un’azienda che continua un’attività caratteristica della zona, ossia la lavorazione della canna palustre. Qui è possibile una visita con la dimostrazione del lavoro eseguito con macchinari che hanno più di cento anni.
Il percorso continua su via Lungo Adige fino ad incrociare via Cannoni che imboccheremo svoltando a destra, alla prima biforcazione svolteremo a sinistra per raggiungere l’abitato di Sant’Anna. Procediamo tra le case della piccola frazione di Chioggia fino a via Pegorina dove svolteremo a sinistra e dopo appena qualche chilometro raggiungeremo la grande Riserva Naturale Integrale di Bosco Nordio. Anche qui sarà possibile concordare l’accesso all’area e una visita guidata per conoscere flora e fauna.
Il nostro percorso continua su via Pegorina fino ad incrociare nuovamente via Lungo Adige che imboccheremo svoltando a sinistra per tornare verso Punta Busiola. In buona sostanza percorreremo il tratto di argine che non abbiamo fatto all’andata e oltrepassato l’imbocco di via Cannoni (dove abbiamo svoltato all’andata) troveremo, proprio all’altezza dell’azienda che lavora la canna palustre una nuova via. Non ha un nome, non c’è nessuna tabella, è una strada sterrata che costeggia il canale Busiola, qui svolteremo a sinistra e la percorreremo tenendo la sinistra ad ogni biforcazione. Sbucheremo nei pressi dell’omonima idrovora dove asseconderemo, svoltando sempre a sinistra, la serie di curve che costeggiano l’impianto e raggiunta la strada asfaltata, via Santa Margherita, gireremo a destra.
Proseguiremo Sempre dritti fino a raggiungere la parrocchia dei Santi Battista ed Evangelista, nel centro di Ca’ Lino, e qui svolteremo a sinistra per dirigerci su via San Giuseppe. Poi proseguiremo sempre dritti, ad un certo punto la strada diventerà ghiaiata, procederà immersa tra gli Orti del Radicchio di Chioggia Igp fino a raggiungere via Lungo Brenta, ossia la strada, attrezzata anche con pista ciclabile, che costeggia il tratto finale del fiume prima della foce.
Svoltando a destra raggiungeremo nuovamente il Camping Smeraldo da dove siamo partiti, ma il consiglio, rivolto a chi non fosse troppo stanco, è quello di approfittare delle strade sterrate che si affacciano su via Lungo Brenta. Sono tutti viottoli a servizio degli appezzamenti dei duecento ortolani che hanno qui la loro attività e dove è possibile vedere da vicino un paesaggio agricolo, caratterizzato dai “casoni”, ordinato e razionale. Tutte queste stradine in terra battuta raggiungono una dorsale che imboccandola svoltando a sinistra ci riconduce sulla strada sterrata che collega il Camping Smeraldo a Isola Verde, oppure imboccando nuovamente uno di questi tratturi ci riportiamo nuovamente su via Lungo Brenta.
Lasciati guidare alla scoperta dell’arte, della storia e delle tradizioni attraverso i luoghi, i profumi ed i sapori dimenticati dal turismo di massa.